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Fellina gira un "dog rape"


di maktero
26.02.2025    |    34    |    0 6.0
"E mi impegno a spompinarli; prima uno poi l'altro, raccolgo tutte le mie ultime energie per fare del mio meglio..."
Sono rinchiusa da parecchio nella cella di punizione.
Fellina mi ha rinchiusa lì diverse ore fà dicendomi che vuole vedermi sfinita, esausta, esaurita ed esasperata per il suo prossimo film.
Vuole un attore distrutto per girare la sua prossima fantasia.
Io sono entusiasta della genaialità di Fellina e spero di accontentarla al meglio.
La cella è così stretta che mi impedisce di alzarmi, posso solo stare in ginocchio; anche lateralmente lo spazio è poco, e dopo alcune ore cominciò a soffrire molto per quella posizione.
La mancanza d'aria e la puzza contribuiscono ad intontirmi.
Quando lo sportello viene aperto ed io vengo tirata fuori di peso, accolgo l'aria fresca come un miracolo, ma mi sento intontita ed esausta.
In queste condizioni vado ad affrontare il prossimo film di Fellina; che genio cinematrografico della perversione che è quella donna.
Vengo trasportata di peso verso una macchina buttata in un bagagliaio e sballottata per diverso tempo, finchè la macchina non si ferma.
Lì il bagagliaio si apre all'improvviso, la luce mi ferisce gli occhi ma l'aria fresca mi concede un poco di sollievo.
Delle mani maschili mi estraggono violentemente e mi scaraventano a terra.
Mezza svenuta sento un mucchio di voci confuse, tra queste avverto più nitidamente quella di Fellina.
Poi altre mani maschili mi fanno alzare bruscamente e mi legano le mani dietro la schiena.
Io sono così intontita che comprendo appena cosa mi succede.
Poi davanti a me appare Fellina che guardandomi mi dice che sono nelle condizioni fisiche e mentali giuste, cioè che sono malridotta proprio come desidera per il suo prossimo film.
Io la ammirro disperatamente e come devozione per il suo genio mi getto in avanti a baciare e leccare i suoi piedi che lei tiene sempre scalzi.
Lei sembra apprezzare quella mia devozione alzandomi la testa e sputandomi in bocca, io mi sento rissollevare da quel dono, che mi sconvolge la testa e mi fà dimenticare i dolori che tormentano il mio corpo.
Poi chiede agli inservienti di spingermi più avanti; posto davanti ad un boschetto Fellina mi spiega che li davanti c'è uno spazio dove si trovano vari cani randagi.
Io dovrò addentrami nel boschetto finchè i randagi mi avranno trovata e cominceranno ad incularmi.
Lei con la troupe mi seguiranno per filmare quello che mi faranno le bestie.
Che genialità fantastica!
Una orgia con dei cani selvatici; solo Fellina poteva pensarci; il mio cazzo cominciava ad ingrossarsi per l'eccitazione di quella nuova stupenda avventura.
Poi senza nessun indugio Fellina mi spinge per addentrarmi nel bosco.
Io nuda, con le mani legate incapace di difendermi e mezza intontita mi avvio nel boschetto in attesa del mio destino.
Dopo poche decine di metri sento un latrare, sono i randagi che mi erano stati detti.
In qualche minuto quelli mi sono addosso e cominciano ad arrampicarsi su di me.
Io per evitare i loro graffi mi butto subito prona per dimostragli la mia abnegazione ai loro desideri sessuali.
Ed infatti dopo qualche istante mi sento inculare da qualcuno di quei cazzi.
Intanto sento Fellina che dirige i suoi operatori per filmare in varie maniera la mia degradazione.
Al primo cazzo di cane che mi viene dentro ne sussegue un altro e Fellina mi ordina come comportarmi per esporre al meglio un aspetto eccitante per gli utenti del film.
Io eseguo le sue indicazioni confidando nel suo genio di fantasiosa regista che saprà trasformre la mia schifosa esibizione in uno spettacolo eccitente.
Sono fermamente convinta che riuscirà ad ottenere da quei bestiali accoppiamenti un filmato di sublime eccitante bellezza.
Le riprese durano a lungo perchè le bestie sono tante.
Fellina sembra contenta.
Io sono veramente sfinita e non c'è la faccevo più.
Dice solamente che le mancano una o due scene con un pompino.
Effetttivamente finora ero stata solamente inculata e non avevo assaggiato nessun cazzo di cane.
Ma le dissi che ero esausta, sfinita; lei rispose che lo vedeva bene, ed è proprio quello che voleva.
Voleva una depravata di merda come me che con le sue ultime energie vitali si divertiva a spompinare dei cani.
Una scintilla si accese nella mia mente sentendo quelle parole che descrivevano una situazione estrema che mi piaceva.
Per incitarmi Fellina, continuando a far girare agli operatori, cominciò a prendermi a calci.
I dolorosi colpi di quei magnifici piedini mi fecero riprendere un poco di vitalità.
Godetti come una pazza per quei calci e tutta entusiasta le chiesi il permesso di leccarle i suoi piedi.
Lei dicendo che mi ero di nuovo ingarzullita, mi concesse di onorare i suoi piedi che tanto mi avevano fatto piacere.
Poi Fellina, pensando al filmato allontanò bruscamente i suoi piedi dalla mia lingua per dedicarsi al lavoro.
Fellina chiese a degli insevienti di prendere un paio di randagi, tra i più mansueti disse.
Quelli eseguito il compito e secondo le indicazioni di Fellina fecero in modo di disporre il loro cazzo verso la mia bocca.
Io con quel loro cazzo rosso davanti e con Fellina che gira, e che mi incita a darmi da fare, da quella troia, pompinare dei cani che sono eseguo il mio compito.
E mi impegno a spompinarli; prima uno poi l'altro, raccolgo tutte le mie ultime energie per fare del mio meglio.
Lei sembra contenta per la mia prestazione da troia dei cani.
Quando quelli uno dopo l'altro mi arrivano in bocca invadendola del loro salato sperma, Fellina ordina lo stop e la troupe smonta i macchinari.
Mentre gli addetti smantellano; un operatore eccitato ne approfitta per incularmi.
Io, esausta, sono quasi un corpo inerme che il tizio solleva per penetrarlo nella sua massima comodità.
Fellina guarda indifferente la violenza che subisco, a lei importa solamente che il set venga smontato velocemente, dellamia situazione non gliene importa niente.
Io e a troupe ripartiamo; io come al solito vengo messo nel bagagliaio di una macchina.
Arrivati a casa io vengo scaricata e gettata per terra come una spazzatura.
Gli operatori mi calpestano, ridacchiando, sputandomi ed offendendomi; ed io sono eccitata come una bestia e poi Fellina congeda gli operatori.
Io e Fellina rimaniamo sole; io sono ridotta ad uno straccio ma con il cazzo eccitato come le bestie che poco prima mi avevano violentata.
E comincio a masturbarmi in ginocchio davanti agli occhi di Fellina; lei comprende la mia necessità e mi permette di continuare.
Assiste alla mia masturbazione esprimendo delle parole umiianti che mi eccitano ancora di più; mi concede degli sputi in bocca che mi fanno esaltare.
Poi infine tutta quella eccittazione mi fà errompere in un fiotto mastodontico.
Lei guardandomi indifferente di fronte al mio godimento, quando ho finito mi dice brava.
Sono le ultime cose che sento perchè oramai al limite delle forze crollo a terra mentre il buio avvolge i mie occhi.






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